Di musica, energie, investimenti

La mia vita musicale è iniziata alla fine degli Anni novanta.
Ero alle scuole medie, ancora non avevo un gusto preciso ma mi facevo guidare da MTV, che mi provocava amori fatui per canzoni e band che sarebbero scomparse in un soffio (ma che se risento per caso conosco ancora a memoria).

Qualcuno però è rimasto, e il pensiero che sono vent’anni che ascolto gli stessi musicisti, lo ammetto, mi emoziona un po’.
Se poi riesco anche a chiudere il cerchio e a vedermeli dal vivo, beh, è la volta che mi commuovo.

Come quando lo scorso novembre sono stata al concerto dei Jamiroquai.

O poche settimane fa in cui mi sono tolta la soddisfazione di vedere lo show più spettacolare della mia vita:
la tappa milanese dell’OTR II tour di nientepopodimenoche Beyoncé e Jay-Z.



Oggi scrivo dopo aver visto un altro sempreverde della mia vita musicale, uno che è sempre rimasto in secondo piano rispetto ad altre band, ma che non mi ha mai abbandonata, dall’uscita di 5 e di quel video sexyssimo con Milla Jovovich che non capivo ancora quanta agitazione ormonale potesse provocare.



Ecco, ho visto dal vivo Lenny Kravitz all’Arena di Verona, e mi ha dato un’energia che a qualche giorno di distanza ancora non è scaricata a terra.

E la cosa ha provocato effetti a catena inaspettati.
Sono più felice, quindi ho lavorato con più convinzione, dormito meglio, sono più lucida.
Tutto solo per due ore di musica dal vivo? Esatto.

Proprio di questo parlavo il giorno dopo con un’amica, mentre cercavo con una matta su eBay il disco di quel 5 che tanto ho ascoltato in tutti i formati ma che temo non sia mai stato stampato su vinile: i soldi spesi in concerti sono un lusso che non mi leverei per nulla al mondo.

La musica dal vivo provoca una risalita di endorfine come nient’altro.
Per questo è un vero investimento in benessere (anzi, credo che qualche ricerca abbia confermato che riduce i livelli di stress… e chi non ha livelli di stress da ridurre?).

Perciò, fatevi un favore, alla prossima occasione, regalatevi il biglietto di un concerto.
Qualsiasi cosa vi piaccia, musica classica, heavy metal, pop (basta che se poi andate da Fedez e J-Ax non me lo venite a raccontare), e vedrete come vi svolta la giornata, la settimana, forse anche un po’ la vita.

Ah, poi se volete un consiglio, scegliete qualcuno che ci dà dentro di chitarra elettrica.
Perché credetemi, non c’è niente come una chitarra elettrica suonata come si deve.






La foto di copertina è presa dalla pagina Facebook di Lenny Kravitz.

2 pensieri riguardo “Di musica, energie, investimenti

  1. Io quando vado ad assistere a un concerto di qualcuno che mi interessa,finito il concerto ho un adrenalina addosso che non dormo la notte,occhi sbarrati a ripensare a tutto quel turbinio di luci e suoni e il giorno dopo mi sento uno straccio. Mi ci vuole anche un po’ di tempo (giorni) per ritrovare l’equilibrio! 🙂

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