Breakfast me, please.

Ultimamente mi è presa la fregola di abbonarmi a qualsiasi cosa.
In principio fu Elle, che riempie di fashion la mia buca delle lettere da almeno due traslochi.

Con Netflix ero già praticamente abbonata ad honorem prima ancora che arrivasse in Italia: ero già fidelizzata solo all’idea.
Adesso che sono passata al Quattro Schermi + Super HD, che è credo il livello più alto di utente premium a cui sia mai arrivata, mi sembra quasi di avere in mano l’American Express Oro (passi che ci sono altre tre persone con cui lo condivido, sta di fatto che l’e-mail dell’account è la mia).
Netflix, ma invitarmi a un party esclusivo con qualche vostro attore, no, eh?

Il mese scorso ho ceduto anche a Spotify Premium, e non potete capire la soddisfazione di non sentire più quei due sciagurati che ti interrompono ogni due per tre per proporti, ehm, di abbonarti.

Sarei a questo punto pronta per compiere il gesto estremo con un altro servizio in abbonamento che mi ha fatto venire gli occhi a cuore appena l’ho scoperto.

Sto parlando di Vinyl me, please.
Ora, il nome è già seducente di per sé e se chiudo gli occhi mi vedo in una vasca da bagno piena di schiuma a bere Champagne con un giradischi che gracchia in sottofondo.
In sostanza, se ti abboni per circa 400 euro all’anno, ricevi un disco al mese, in un packaging deluxe super speciale in un’esclusiva limited edition consegnata in volo da un unicorno. Se sfogliate il loro catalogo, vedrete subito che non si tratta solo di ultime uscite ma anche di classiconi che non dovrebbero mai mancare in nessuna collezione.

In più, ai creatori dell’ultimo oggetto dei miei desideri è venuto in mente di aggiungere quel qualcosa in più che non serve assolutamente a niente se non aumentare ancora più l’appeal dell’offerta: per ogni disco, ti mandano anche la ricetta di un cocktail da abbinare all’ascolto.

Per adesso, a malincuore, ho messo da parte l’idea di fare questo investimento, ma in compenso copio da loro quest’ultima idea. Solo che siccome in questo periodo sono diventata una virtuosa della colazione mentre non so dosare neanche gli ingredienti di un spritz, vi do il mio Breakfast me, please. Un menu al giorno, un disco al giorno e una settimana per ascoltarli.


Lunedì

Menu: Pudding ai semi di chia con fragole e cioccolato fondente
Disco: Elton John – Goodbye Yellow Brick Road

Martedì
Menu: Yogurt bianco con frutti rossi, cocco in scaglie e sciroppo d’agave
Disco: Jersey Boys – Music From the motion picture

Mercoledì
Menu: Matcha latte con latte di mandorla e tè matcha
(o in alternativa con curcuma, cannella e zenzero)
Disco: The Flaming Lips – Oczy Mlody

Giovedì
Menu: Cornflake cookies (qui la ricetta) e cioccolata in tazza al peperoncino
Disco: Tori Amos – Under The Pink

Venerdì
Menu: Avocado toast con feta e pomodorini e centrifuga mela-carota-zenzero
Disco: Buena Vista Social Club – Buena Vista Social Club

Sabato
Menu: Japanese Pancakes (qui la ricetta) con banane e sciroppo d’acero
Disco: V.A. – Insecure (Music from the HBO original series)

 

Domenica
Menu: Cappuccino e brioche al bar.
Disco: V.A. – Breakfast me, please

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